26 giugno
Durante la notte (se di notte si può parlare) il tempo è cambiato. Piove e fa freddo. Sembra un’altra stagione rispetto ad ieri. Torniamo alla NordKap Hall, per comprare qualche cartolina (che arriverà con il timbro di Capo Nord), lo stupido attestato di visitatore di Capo Nord (assolutamente inutile), e poi ripartiamo con un po’ di melanconia.
Sostiamo sotto la pioggia a Honningsvåg la cittadina che contende a Hammerfest il primato per la “città più a Nord del Mondo”. Tutto si gioca sulla distinzione tra Città e Paese/Villaggio. Secondo una legge norvegese del 1997 per essere Città bisogna avere 5.000 abitanti. Honningsvåg ne ha 2.575 e perciò non sarebbe considerata città. Nel 1996 però era stata dichiarata città e quindi continua a reclamare questo status anche se la legislazione è cambiata. Comunque per essere a Nord è a Nord. E fa piuttosto freddo, ci sono 9° C, piove e tira vento. La batteria del portatile non funziona bene e qui c’è un negozio di computer dove fargli dare un’occhiata. Piove che Dio la manda e solo per raggiungere il negozio, ci bagna fino al midollo. Sostanzialmente non fanno niente (120 NOK), ma dopo funziona. Sembra che sia sufficiente tenerla staccata per un po’… mah. Speriamo bene, altrimenti dove le lascio le foto? Pranziamo con tagliatele al ragu’.
La cosa divertente di Honningsvåg è che c’è una webcam da qualche parte. Ce l’ha detto il nostro amico Nicola e abbiamo un appuntamento: dobbiamo trovare la webcam e farci vedere via Internet. Sembra divertente. Peccato che non sappiamo dove si trovi la webcam di Honningsvåg e, telefonicamente, seguiamo le indicazioni di Nicola. “Ci sono dei giochi per bimbi, c’e’ uno scivolo”. “Si vede il mare dietro”. “C’è una casa rossa”. Chiediamo un po’ all’ufficio informazioni e ci dicono dove sono le webcam di Honningsvag (non ce n’è una sola). Peccato per il freddo, perchè il gioco è anche abbastanza divertente. Troviamo, di fronte al municipio, un posto che potrebbe corrispondere. Nicola però non ci vede. Dopo un bel po’ si accorge che l’immagine sul sito non è esattamente in tempo reale… Perciò decidiamo di fare una foto per documentare che ci siamo stati e ripartiamo. Peccato che, come scopriremo al ritorno, non fosse la webcam giusta.
Sono le 17 quando ripartiamo in direrezione di Hammerfest. Il tempo peggiora, il vento vaporizza la superficie del mare artico. Qua e là i tipici mercatini lapponi, con la tenda di fianco. Pensavo servisse solo per attirare i turisti, invece ci avviciniamo e, raccolti intorno al fuoco, ci sono di lapponi che stanno riposando e chiacchierando. Ci abitano per davvero!
Il paesaggio è brullo, privo di vegetazione, ma c’è sempre dell’acqua. Fiumi, laghetti, stagni, mare. Ci fermiamo ad una stazione di servizio per svuotare il camper. Fa sempre più freddo, siamo vicini allo 0°. Un autostoppista ungherese si stringe intirizzito nel suo impermeabilino di plastica trasparente. Mangia dei panini. Sta andando a Capo Nord. “Auguri! con questo tempo”.
In serata arriviamo ad Hammerfest, una vera e propria città! Proseguiamo verso Forsøl (Forsol) un villaggetto di pescatori molto più tranquillo e panoramico, dove le renne pascolano tra le casee. Ceniamo in riva al mare e andiamo a nanna.
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