22 giugno. Mattino
Al mattino ripartiamo verso … Stoccolma. Decisione presa al volo per dare un’occhiata fugace alla capitale svedese. Attraversiamo una bella campagna boscosa e arriviamo in prossimità della città verso le 15. Ci fermiamo in un centro commerciale praticamente deserto per mangiare. Scambiamo due chiacchiere con il gestore del Kebap + pizza. E’ un iracheno di Bagdad che ha lavorato per delle aziende italiane e spiccica qualche parola nella nostra lingua. L’unico negozio aperto del centro commerciale è di articoli sportivi. Ne approfittiamo per comprare una bussola, che in questi posti può sempre far comodo. I prezzi sembrano più o meno come in Italia, e questo mi dà l’idea che in Italia siano aumentati molto. Una volta la Svezia sembrava proibitiva! Provo anche a connettermi con il portatile, ma non c’è neanche una WI-Fi privata.
Stoccolma la vediamo senza fermarci. Un giro veloce verso il porto, passando vicino al municipio e alla parte storica. Praticamente nulla se non degli strani veicoli a due ruote.
Ci dirigiamo a nord (abbiamo la bussola!) verso Uppsala. Ci mettiamo un bel po’ a trovare la strada giusta. Dopo un po’ la troviamo, è la statale 272, ma abbiamo presto un’amara sorpresa: siamo senza carburante e il distributore che incontriamo non accetta bancomat, solo carte di credito con PIN (che non abbiamo!). Il distributore successivo è molto distante… non ci resta che tornare a Uppsala. Facciamo il pieno e proviamo a ripartire. L’autostrada è bloccata perciò proviamo a ritornare sulla statale 272. Sbaglio qualcosa, non so cosa. Piove e non capiamo da dove arriva la luce, non ci sono punti di riferimento. Girovaghiamo per la foresta senza saper bene se incontreremo la strada che stiamo cercando. Dopo circa 40 km di strada sterrata riusciamo ad arrivare sulla via principale. Tra deviazioni, code, strade errate, distributori che non ci servono ecc. ecc. abbiamo perso una vagonata di tempo.
Proseguiamo verso Nord. Guida la Silvia e io suono la chitarra. Ingombra nel camper, ma portarla è stata una buona idea. Anche se non sono un gran suonatore e un pessimo cantante, i figli sono più bravi di me e trascorriamo un bel po’ di tempo tentando di cantare tutto il cantabile.
Il viaggio sarebbe ancora più allegro se non avessimo una persistente puzza di cacca che ci accompagna. Non abbiamo ancora capito dove si svuotano le cassette del WC e la nostra è piena fino all’orlo.
Mangiamo in una bella area di sosta vicino a Gavle (direi che era proprio lì). C’è un percorso natura di circa 500 metri che facciamo mentre la Silvia prepara qualcosa da mettere sotto i denti. Dev’essere l’ora di cena anche per le zanzare perchè ci assalgono. Sono tantissime e temo che più a avanti sarà ancora peggio!
Finalmente, nella nostra guida di viaggio, troviamo scritto che in svezia quasi tutte le aree di sosta hanno il vuotatoio delle cassette. Ci fermiamo all’area successiva. Ce l’ha e possiamo ridurre drasticamente la puzza in camper.
Ormai è tardi e ci fermiamo a dormire un po’ fuori mano, vicino ad un fiordo a 20-40 km a sud di Sundsvall.
Lascia un commento